giovedì 26 settembre 2013

I dolci autunnali di Salvatore De Riso

Questa settimana sono stata impegnatissima con l'acquisto dei libri scolastici per il mio ometto che inizia le medie. Una faticaccia da non credere!!! file interminabili, prezzi fissi … alla fine ho deciso per l'acquisto on line utilizzando una serie di sconti che nel frattempo avevo cumulato :-) ci ho lavorato due giorni !!!
Forse non vi ho mai detto dell'altra mia passione che, però, cerco di tenere a freno :-) In questo caso le mie conoscenze di e -shopping sono risultate utlili, sono riuscita ad ottenere in media quasi il 30% di sconto su libri nuovi!!!!
Per il resto, ho in pentola dei piattini meravigliosi ….appena posso relaziono ...
Nel frattempo vi lascio con il racconto fotografico dell'ultimo corso di Salvatore De Riso che ho seguito qualche settimana fa alle Axidie.
Le foto non sono bellissime, la posizione e la luce erano pessime, la ressa ha fatto il resto ...
Torta al cocco
dolce da forno con ripieno di crema cotta al cocco e ganache al cioccolato

Thè early grey in tazza
dolce al cucchiaio composto da tronchetto al thè e limone, mousse e gelatina al thè

Cannoncini ai fichi secchi
cannoli di pasta di fichi secchi ripieni di crema di ricotta e nocciole

Tenerezza caraibica ai frutti di stagione
trionfo di frutta su crema cotta al cocco e crema chantilly

Dell'ultimo dolce realizzato, il tortino di pere e cioccolato, non ci sono foto in quanto sfornato al momento e finito, tra la ressa di cui sopra, ancora prima di dire clic :-)

Colgo l'occasione di ringraziare le care amiche blogger per aver pensato a me 
 
 
Grazie Annalisa

 
 
  Grazie Maria Teresa


Cercherò, se posso, di farli circolare, il tempo però è pochissimo ....  intanto questi premi li attribuisco a tutti gli amici ed amiche blogger che mi seguono e che seguo, e a tutti quelli che passano di qua. 
Chi vuole può prelevare il banner del premio preferito con i miei complimenti!!!!

domenica 22 settembre 2013

Zuppa di talli e patate



Le foto si accumulano i post rallentano … è un periodo di confusione … da pochissimo la nostra famiglia si è arricchita della presenza di Andrea, il cucciolino di mia sorella, così siamo tutti presi dalle esigenze della mamma e del bambino ….
Non potevo, però, perdere l'occasione di condividere, con voi e nel Weekend Herb Blogging, una ricetta buonissima, forse quella che prepariamo più spesso durante la stagione estiva, perché leggera, sana e gustosa: la zuppa di talli e patate.
Si tratta di un piatto semplice, legato alla cultura contadina del recupero, che porta a consumare in casa tutto quello che resta dopo la vendita del prodotto.
Edibile e commercializzabile non sono sinonimi :-)
Nel nostro caso senz'altro, anzi, vi assicuro, le foglie e i fiori, adeguatamente cucinati, sono di gran lunga più buoni delle zucchine in sé anche se hanno un mercato limitatissimo.
La nostra zuppa infatti si prepara con i talli di zucchina, ossia le cimette tenere della della pianta, foglie, le zucchine piccole e i fiori, insomma tutto quello che resta dalla produzione delle zucchine.
 (talli )

Semplice da preparare, gustosissima,, richiede un po' di tempo e attenzione per la nettatura delle foglie e dei fiori di zucchina da cui vanno eliminati gli aculei con un sistema semplice ma un po' lunghetto, ne vale la pena però :-) . Chi volesse cimentarsi può contattarmi per le spiegazioni!!!
Con questa ricetta partecipo al Weekend Herb Blogging, creato da Kalyn Kitchen, organizzato da Cook (almost)Anitything At Least Once e curato per l'edizione italiana da Briggishome, che questa settimana è ospitato dal blog ZibaldoneCulinario.

500 g. di talli di zucchina
2 patate medie
1 aglio intero
olio
sale
4 cucchiai di parmigiano e pecorino grattugiati (se piace qualcuno in più)
1 cucchiaio di pancetta o lardo a pezzetti (se piace)

Pulire i talli di zucchina, lavarli accuratamente. Pelare le patate e tagliarle a tocchetti.
In una capiente pentola unire i talli, le patate, la pancetta, l'aglio intero, condire con qualche giro di olio, bagnare con tanta acqua quanto basta a coprire a filo le verdure, salare. Cuocere coperto a fuoco moderato per circa un'ora. Al termine aggiungere il formaggio grattugiato, continuare la cottura ancora per 5 minuti. La zuppa deve restringersi, risultare corposa, umida ma non troppo brodosa.
Buon appetito!!!

domenica 15 settembre 2013

Smörgåstårta


Siamo ancora in Svezia per presentare un piatto jolly, semplicissimo da preparare ma molto d'effetto.
La smörgåstårta è una torta salata, diffusa in tutti i paesi scandinavi e molto popolare in Svezia, un grosso tramezzino, variamente farcito e decorato in maniera particolare che si serve a fette, proprio come una torta.
Estremamente versatile, si trasforma completamente in base alle farciture e alle guarnizioni si presenta splendidamente al centro di un buffet, soprattutto in occasione di ricorrenze particolari, fa fare un figurone!!!
Per la verità questa fetta :-) di Svezia dimora da tempo nella mia cucina ... ho visto questa ricetta molti anni fa su cookaround e da allora ho avuto modo di esplorarne le declinazioni.
I ripieni possono essere i più svariati, secondo i gusti, di solito utilizzo la mousse al formaggio, al prosciutto, al salmone, ma va benissimo anche maionese, prosciutto e insalata … insomma, le soluzioni sono molteplici e tutte allettanti.
L'attenzione maggiore è rivolta alla decorazione finale, proprio come una torta, la smörgåstårta è decorata splendidamente, con richiami al ripieno, in modo da allettare la vista prima che il palato.
Quindi largo alla fantasia, sbizzarriamoci :-)
Non ho avuto tempo di preparare per quest'occasione una smörgåstårta, ma non volevo perdere l'opportunità di condividere questa delizia,
Perdonate le foto non sono state ma non pensate al momento dello scatto per essere pubblicate, comunque, funzionano :-)
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per la Svezia è ospitato dal blog, è ospitato dal blog Un Uomo Dal Bagno AllaCucina.

1 confezione di pane per tramezzini

per la mousse al prosciutto
150 g. di prosciutto cotto
100 g. di formaggio spalmabile
80 g. di panna da cucina
20 g. di parmigiano
(1 pizzichino di sale se necessario)

per la mousse al formaggio
250 g. di formaggio spalmabile
150 g. di ricotta
100 g. di panna da cucina
80 g. di parmigiano
erba cipollina (se piace)
(1 pizzichino di sale se necessario)


Preparare le mousse amalgamando gli ingredienti nel mixer. Assaggiare ed eventualmente aggiustare gli ingredienti.
Lasciare da parte almeno ¼ di mousse al formaggio per la guarizione.
Farcire il pane per tramezzini con le mousse alternando, per ogni strato, il ripieno.
Ho dato una forma molto semplice alla mia smörgåstårta, limitandomi a sovrapporre i rettangoli di pane, ma è possibile sagomare il pane per realizzare delle forme più fantasiose.
Ricoprire la torta con la rimanete mousse al formaggio, tenendone da parte ancora un po' per la decorazione finale.
Trasferire in frigo, lasciarla riposare 10 – 12 ore, se possibile, coperta.
Poi ... spazio alla fantasia …. io ho usato un tipo particolare di lardo, della rucola, ciuffetti di mousse al formaggio e semi di sesamo… le combinazioni sono infinite!!!!


giovedì 12 settembre 2013

100% affidabile premi e partecipazioni



Sono un blog 100% affidabile!!!!
Ringrazio Antonella del blog Destinazione Forno per avermi assegnato il premio blog 100% affidabile, premio cui, confesso, ambivo da tanto e per aver pensato a me e al mio blog in termini di affidabilità.
Grazie, grazie e ancora grazie!!!!
Passo, quindi, a ritirare il premio.
Un Blog Affidabile
  • E' aggiornato regolarmente
  • Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
  • Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
  • Offre contenuti ed informazioni utili e originali
  • Non è infarcito di troppa pubblicità
Pertanto:
"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabilehttp://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile. Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/http://www.gliaffidabili.it/".

Sono blog 100% affidabili

Purtroppo i premi da assegnare sono solo 5, non me ne vogliano gli altri blog che seguo …. al prossimo giro :-)

Ringrazio
Le Ricette di Nonna Tommasina per il premio Very Inspiring Blogger Award

 
Sogni e Sapori in Cucina per il premio dell' Amicizia Blogger

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoVVQn2rUIP4LwuASiXjGZN64on_3Rtia52GHnIb95HYGWs1hBsH6vCObi3DHddf0EZHL5cJPU68vdgAXwceCl5FA19X8-Sm7G-my6Ajk5Ax8j2-gnkotqDoeH4yFvKaQx-BJxfQTr_yE/s220/premio+amicizia.jpg
Monydelfina  e Sicilianadoc per il premio Liebster Blog Awards

Dal momento che questi premi mi sono stati già assegnati per le regole rimando al post nel quale ho ritirato i premi

Partecipo con piacere all'iniziativa del blog Le Passioni di Sara Conosciamoci 1° International Link Party

Partecipiamo tutti, la conoscenza è arricchimento!!!!


domenica 8 settembre 2013

Risgrynsgrot


 
Il risgrynsgrot è la variante svedese del tipico pudding di riso diffuso in tutti i paesi scandinavi e servito tradizionalmente come dessert alla vigilia di Natale.
Mentre la famiglia festeggia, secondo la tradizione, una ciotola di budino, condita di burro e zucchero, deve essere messa fuori dall'uscio perché anche l'elfo di casa possa partecipare. Se fosse privato della propria tazza di risgrynsgrot, proprio quella notte potrebbe vendicarsi con mille dispetti !!!
Inoltre, proprio in occasione della vigilia di Natale è consuetudine nascondere una mandorla nel budino di riso, la ragazza che la troverà si sposerà nell'anno successivo, ecco perché il risgrynsgrot è detto anche riso della sposa.
Conoscendo la mia passione per i dolci a base di riso non potevo esimermi dall'assaggio :-)
Il risgrynsgrot non è propriamente un dolce, è più un dessert, accoccolante, buono, confortevole, adatto a riscaldare le fredde sere d'inverno. Non si può immaginare qualcosa di più semplice e genuino e goloso: riso, cotto nel latte, cosparso di zucchero, che, a contatto del budino caldo si trasforma in un liquido allettante topping il cui gusto si accentua nel contrasto con la base neutra.
Con gli avanzi del risgrynsgrot, che di solito, allo scopo, viene cucinato in abbondanza, il giorno di Natale si prepara il ris à la Malta, un godurioso dessert ottenuto unendo al budino di riso della panna montata zuccherata e frutta a pezzi.  
Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Abbecedario Culinario della Comunità Europea che, per la Svezia,  è ospitato dal blog Un Uomo Dal Bagno Alla Cucina.

4 tazze di acqua
8 tazze di latte
½ cucchiaino di sale
2 cucchiai di zucchero
2 tazze di riso originario
2 stecche di cannella
1 cucchiaio di zucchero

Sciogliere il burro in una casseruola dal fondo spesso, unire la cannella, l'acqua e il sale. Portare ad ebollizione. Raggiunto il bollore, aggiungere tutto il riso e lasciare sobbollire a fuoco minimo per 10 minuti. Unire il latte e riportare ad ebollizione, coprire e lasciare cuocere a fiamma bassissima per 30 minuti mescolando di frequente. Solo alla fine unire lo zucchero. Tutto per evitare che il riso si attacchi alla pentola, i siti che ho consultato pare siano ossessionati da questa eventualità di qui una serie di accorgimenti per evitare questa tragica evenienza. Quanto allo zucchero, io mi sono attenuta alla ricetta e ho trovato l'accostamento tra la base neura e il topping zuccheroso molto invitante. Ovviamente è possibile aggiungere già nel riso qualche cucchiaio di zucchero in più, eventualmente, assaggiando.
Si serve caldo spolverato di zucchero e cannella.
L'ho assaggiato anche freddo, ottimo.

giovedì 5 settembre 2013

Conosciamoci !!!

Aderisco sempre con piacere alle iniziative dirette ad aumentare la conoscenza tra i blogger, nel nostro mondo virtuale c'è spazio per tutti, più siamo, meglio stiamo!!!
Ho conosciuto tante belle persone in questo modo ... e ancora ne voglio conoscere !!!!
Io partecipo

alla seconda edizione di CONOSCIAMOCI CON  ... di  La Mia Famiglia Ai Fornelli

alla nona edizione di  FATTI CONOSCERE su Kreattiva

a BACK AUTUMN LINK PARTY di Fragola e Cannella
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Partecipiamo tutti, la conoscenza è arricchimento!!!


domenica 1 settembre 2013

Baiocoli a fermentazione naturale delle Sorelle Simili


Adoro questi biscottini, li ho sempre adorati, da quando li ho compravo nel biscottificio sotto casa, tagliati spessi e presentati semplicemente come fette biscottate e ancora non conoscevo il lievito madre …. poi, nella versione originale, più buoni e sottili, li trovavo di rado nei negozi più forniti come baiocoli o biscotti del lagaccio.
Cambia il nome, sostanza era però la stessa …. un non so che di indefinibile, accoccolante, che attrae: il sapore buono del lievito madre.
Un gusto antico di cose genuine, autentiche, vere che riporta alla mente storie lontane, di biscotti della salute che venivano “da fuori” e molto contribuirono a sostenere la generazione dell'immediato dopoguerra, i volti rosei bambini appagati dalla sostanziosa colazione: il buono non può fare che bene!!!!
Da quando ho imparato ad usare il lievito madre, ovviamente, non mancano più nella mia cucina, mi sono specializzata :-) tanto da elaborarne, addirittura, una versione salata e integrale, non a caso il mio primo post :-)

350 g. di lievito madre
350 g. di farina di forza 00
130 g. di acqua
90 g. di zucchero
90 g. di burro
1 cucchiaino di sale

Nel kenwood, frusta a gancio vel. 1 – 2, sciogliere il lievito madre nell'acqua. Unire la farina, lo zucchero il sale e il burro, aumentare la velocità a 2. Impastare per 10 minuti. Deve risultare una pasta morbida. Trasferire l'impasto sulla spianatoia e formare 4 o 5 filoncini, sistemare nelle teglie protette da carta da forno. Spolverare con farina di semola. 



Far lievitare coperto (con un foglio formato da più stati di pellicola sovrapposti ed unto o un tovagliolo bagnato e strizzato) per 4 – 5 in luogo caldo ( forno con la lucetta accesa). Inumidire leggermente i filoncini prima di infornarli.

Cuocere a 200° per 10 minuti avendo cura di ruotare la teglia a metà cottura. 


Lasciarli raffreddare, quindi, trasferirli in un sacchetto per alimenti fino al giorno dopo. 


Tagliare i filoni a fettine molto sottili e tostare a 150 – 160° per 8 - 10 minuti e, comunque fino alla tostatura desiderata.